domenica 23 dicembre 2007

Presentazione a Bari

A Bari, Giovedì 3 gennaio alle ore 20,30, presso il bookbar "Romanzo di thè", in via Principe Amedeo 122, si presenteranno i libri "Benvenuti a Castleville" di Maurizio Di Credico e "Zucchero e cannella" di Cristina Cardone.
Sarà una serata all'insegna del connubio amore-morte (il titolo T'amo da morire non vi dice niente?), durante la quale ascolteremo stralci degli audiolibri tratti dai due volumi (grazie alla superba interpretazione di Patrizia Mottola), e parleremo di noir, eros, e di tutto ciò che ci sta in mezzo.
Se siete in zona non mancate... ma se mancate fate in modo di non essere in zona!

mercoledì 19 dicembre 2007

su Thrillermagazine!

Un ringraziamento a Chiara Bertazzoni di Thrillermagazine per la bella recensione e la succulenta intervista. Quasi commosso!

lunedì 17 dicembre 2007

Involuzione di un genere?

Tempo fa, credo sulle pagine del "Falcone Maltese", il buon Sandrone Dazieri, discettando sulla strana materia che prende il nome di noir (ma anche di thriller, hard-boiled, mistery, e chi più ne ha più ne metta), parlava dell’ “altrove”, inteso come terreno per l’ibridazione dei generi, e per la rottura degli schemi che talvolta (sempre più spesso) rischiano di imbavagliare il noir tra le quattro mura (quattro pagine) del già detto. Io penso che oggi sia proprio l’altrove a mancare, la volontà, o quantomeno il tentativo, di superare gli schemi, di sperimentare vie alternative e virare il giallo e il nero verso tinte differenti. Stingere per non sbiadire.
E poi ormai la cronaca batte la fiction sul campo della spettacolarità, dell’originalità e purtroppo anche della crudeltà, e se non ci si vuole rassegnare all’appiattimento del genere bisognerà battere sempre più i sentieri di una letteratura “bastarda”.

I lettori, gli spettatori nel caso del cinema e della televisione, si sono assuefatti all’idea della violenza, della morte, così come a quella del sesso (non a caso eros e thanatos vanno quasi sempre a braccetto sui palinsesti televisivi); l’amore e la morte fanno parte del quotidiano, sono elementi che non sono sfuggiti alla banalizzazione dei nostri tempi, e per questo, per chi scrive, è fondamentale guardare un po’ più lontano del tubo catodico di un televisore al plasma, se non altro per onestà intellettuale nei confronti di chi i libri, bontà sua, andrà a comprarli, e si spera anche a leggerli. Non potendo essere più cattivi, perché la cronaca è cattivissima, si deve (si dovrebbe) essere almeno più creativi. Alla fine è solo una questione di genio e di inventiva, il resto svanirà come neve al sole… anche se visto il freddo di questi giorni temo che il sole si farà un po' attendere. Purtroppo.
Auguri neri a tutti, anzi nerissimi!

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domenica 16 dicembre 2007

Nero come Castleville

Provo a rispondere qui a quanti mi chiedono se Benvenuti a Castleville sia un libro noir… e anche a quanti non me lo hanno chiesto (non ancora perlomeno).
Etichette a parte, che in qualche caso possono anche aiutare a vendere una manciata di copie in più, credo che il mio libro non sia un libro noir, non solamente un libro noir.
Il noir, se c’è, è nelle atmosfere, nell’equilibrio tra le parti, nella tensione, oltre che nel sangue, e nelle pallottole. Il resto, tutto il resto, ha invece a che fare con la possibilità di piegare leggermente la realtà, di spostare il baricentro del vero verso il verosimile, del reale verso il surreale.
E comunque se nel noir “classico” l’eroe cede il passo all’antieroe, al detective un po’ dannato tanto per capirci, a Castleville non c’è posto per nulla di tutto questo, a Castleville le cose succedono e basta, e forse non potrebbero andare diversamente. I personaggi, tutti, i buoni e i cattivi, e i buonicattivi (perché qui tutti sono immersi in una dimensione grigia che annulla il bianco e nero), subiscono il loro destino anche se inconsapevolmente, ognuno fa parte di un gioco più grande, un gioco che è stato il mio, e che mi auguro possa essere anche il vostro.
Come nei noir, però, come nei gialli, il testo è pieno di indizi da decifrare per scoprire l’identità dell’assassino, tracce nascoste nel nome dei personaggi, in quello di alcuni luoghi, e nelle indicazioni stradali. Tutto è studiato, tutto si incastra perfettamente, l’assassino è lì, presente fin dalla prima pagina, anche se voi, ovviamente, lo scoprirete solo nell’ultimo rigo dell’ultima pagina.

giovedì 13 dicembre 2007

Castleville su Barisera

Il giornalista Vittorio Polito firma la bella recensione pubblicata su "Barisera" del 27 novembre. L'elenco delle "apparizioni" di Castleville diventa sempre più lungo... e anche quello degli amici da ringraziare!
Alla prossima!